Regia di Valerio Zurlini vedi scheda film
Un film di stupefacente intensità sul rapporto tra il ladrone buono e Cristo, ovviamente misconosciuto e sottovalutato. Zurlini spinge sul pedale della violenza e dell'aridità morale dei torturatori dipingendo, per antitesi, una toccante amicizia che nasce nella raggelata oscurità di una cella. Di fronte a Lalubi (Woody Strode), Oreste (Franco Citti) ne percepisce la grandezza spirituale: "Quando un uomo ne incontra un altro, avvertendone la grande statura morale, a lui superiore, e prova un'immediata e strana devozione per quest'uomo, questo si può definire uno stato di grazia laico... Così l'altra faccia del film è certamente questa: la storia di un amore che può andare fino alla morte" (Valerio Zurlini). Un film che supera l'autocompiacimento e mette in scena con disarmante candore il contrasto tra ferocia e compassione, raggiungendo la struggente vertigine del lirismo.
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