Regia di Fernando Cerchio vedi scheda film
Far west. Pepito, piccoletto e in miseria, ama senza successo la bella Carmen. Quando diventa padrone di un giacimento d'oro, Carmen comincia finalmente a ricambiare le sue attenzioni; naturalmente è tutta una trappola, complice anche il malvagio sceriffo del luogo, per impadronirsi del tesoro.
Vittorio Veltroni, giornalista padre di Walter, lavorò anche ad alcune sceneggiature per un breve periodo, nella prima metà degli anni Cinquanta (poi purtroppo andò incontro a una prematura fine); non sorprende pertanto trovare la sua firma fra quelle sul copione de Il bandolero stanco, questa commediola diretta del modesto mestierante Fernando Cerchio che rifà il verso alle epiche dei western statunitensi con intenti smaccatamente comico-parodistici. E sorprende ancora meno vedere che il protagonista (nonchè uno degli altri cinque sceneggiatori del film) è Renato Rascel, per gli spettacoli teatrali del quale Veltroni aveva già scritto in precedenza. Completano lo squadrone di scrittura il produttore Emo Bistolfi (anche autore unico del soggetto), Mario Continenza, Carlo Romano e Mario Guerra. Rascel è sempre uno spasso, naturalmente, ma l'inconsistenza della storia e la pretestuosità della trama, visibilmente mirata a inanellare quante più gag possibili in un'ora e mezza circa di spazio disponibile su pellicola, non depongono a favore del prodotto. Fra gli altri interpreti: Lauretta Masiero, Tino Buazzelli, Silvio Bagolini, Lia Di Leo, Gianni Bonos. Rascel di tanto in tanto canta qualche sua canzone, altro pezzo forte del repertorio dell'attore, ma in effetti la gran parte del materiale di cui è composto il film è repertorio tratto dalle riviste e dagli sketch di Rascel. 3/10.
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