Felix Winter rientra in Germania dagli Stati Uniti, senza il reportage che doveva realizzare, ma solo con un pacco di foto Polaroid. All'aeroporto si vede affidare la figlia di una sua connazionale, che promette di raggiungerli in patria qualche giorno più tardi. L'uomo e la bambina incominciano così un viaggio (la madre nel frattempo non dà più notizie di sé) alla ricerca della casa della nonna. Intanto la polizia è riuscita a rintracciare la donna. Andata e ritorno dall'America svuotata dal mito e dal sogno, all'Europa teatro di esasperati esistenzialismi. Un film on the road intimista e geniale, che riflette sul movimento e sullo sguardo,e quindi sul cinema. Uno dei capolavori di Wenders, una riflessione sul cinema e sulla storia e la memoria della Germania.
La voglia di lentezza contro la vorticosa vita odierna. Il nuovo contro il vecchio, Le persone contro il vuoto delle cose. La spontaneità degli spiriti giovani contro il vecchio e stantio. Con un po' di pazienza...
Uno dei più interessanti ritratti al femminile visti al cinema fatto da un Wenders nel suo periodo più creativo. Un road movie esistenziale intenso e commovente dove non succede quasi nulla, perfetto nel raccontare il rapporto fra un uomo e una bambina che si sviluppa durante un viaggio fatto insieme partito non certo sotto i migliori auspici
insieme a "Nel corso del tempo" è uno di quei film che quando li vedi, specie se li vedi al cinema nel momento in cui sono usciti, non ti abbandonano più.
genere di road movie tanto karo al cineasta tedesko.il plot è incentrato sul rapporto tra l'uomo e la bambina e il konseguente mutamento ke il viaggio in komune opera nei due personaggi. Piacevole, gradevole, commovente
Commovente e profondo viaggio di formazione, solidarietà e riflessione (riflessione sulla propria vita, riflessione mentale e di sguardi), delicato e con molti spunti di humor. 8
Questo film merita l’appellativo paradossale di “classico del cinema moderno”. Infatti, da una parte costituisce un caposaldo della cosiddetta modernità cinematografica, ossia quell’estetica del filmare aperta, episodica, sdrammatizzata e anti-narrativa suggerita da alcuni autori italiani a partire dai tardi anni 40 (Rossellini, Antonioni) e messa in atto… leggi tutto
Un giornalista (Rüdiger Vogler) in crisi parte dagli Stati Uniti per accompagnare Alice (Yella Rottländer), una bambina abbandonata dalla propria madre e destinata alla casa della nonna. Nel pellegrinaggio tra le diverse città della Germania ed il passaggio per Amsterdam, il protagonista avrà modo di riflettere sulla superficialità della percezione estetica in un… leggi tutto
La scena più iconica del film, quella che lo fotografa con adamantina perfezione, si ha quando il giornalista racconta una favola alla piccola Alice. Una storia barbosissima, senza né capo né coda, alla quale la bambina non può che addormentarsi. Ecco, mi piace immaginare che identica reazione, fors’anche più rapida, ce l’avremmo se il… leggi tutto
"Alice nelle città" è un Wenders anni 70 che rivisto oggi fa un effetto salutare, uno dei suoi road-movies divenuti col passare degli anni fortemente iconici, tanto da diventare perfino il titolo di una rassegna di cinema che vede protagonisti i bambini della festa del cinema di Roma.
È un film certamente intellettuale ma che può essere goduto da tutti, una vicenda…
Film (e in alcuni casi serie televisive) ambientati in grandi città e con un attenzione particolare verso l'ambientazione metropolitana-urbana a livello registico e fotografico.
Questa lista (in continuo…
Uno stanco blues risuona da un locale di terz'ordine affacciato sulla strada, il suono che viene in parte ostruito dai rumori all'esterno. Solo una pausa da un viaggio verso nessuna meta. Quando ci si affaccia dal finestrino dell'auto le cose, i palazzi, le persone svaniscono una dopo l'altra allo sguardo. L'impressione di un'immagine si insedia nella memoria per qualche istante per poi…
Prosegue il mio diario...con le visioni di Giugno (Film ordinati per anno di uscita). Continua il viaggio nella storia del cinema, dai primi di Fellini agli Spider-Man di Raimi, dai nuovo cinema tedesco ai…
Film di serie B, film beatificati ad arte dalla critica, film riusciti male, film pretenziosi, o anche solo lavori pateticamente ignobili: il panorama dei film brutti è variegato, nonché, come…
La scena più iconica del film, quella che lo fotografa con adamantina perfezione, si ha quando il giornalista racconta una favola alla piccola Alice. Una storia barbosissima, senza né capo né coda, alla quale la bambina non può che addormentarsi. Ecco, mi piace immaginare che identica reazione, fors’anche più rapida, ce l’avremmo se il…
Mancanti:
- Day & Night (2010)
- La commune (Paris, 1871) (2000)
- A Close Shave (1995)
- Marketa Lazarová (1967)
- Kiga Kaikyô (1965)
[lavori in corso]
Dice il saggio: chi sa fa, chi non sa insegna. Di conseguenza nell'instancabile ricerca di una dritta affidabile su film da vedere, stanare, riesumare, regalarsi, ripescare o rivalutare è sempre meglio affidarsi…
I capelli di Alice, il suo volto illuminato dalla luce del sole, in un caffè, davanti ad un gelato che si sta squagliando, Felix la guarda, scarabocchia sul suo quaderno, un’attesa che diverrà una meravigliosa amicizia.
Le immagini degli States, le polaroid scattate all’improvviso, raccontare una storia attraverso le foto, intuizioni visive, senza parole, oltre…
Come a volte mi succede con i film di Wim Wenders, all'inizio faccio un po' fatica a capire. Però i film di Wim Wenders rimangono dentro, e continuano a lavorare per giorni, o setitmane.
Il bianco e nero rovinatissimo non ha certo aiutato. E' la pellicola deteriorata, che necessita di un restauro? Voglio sperare che non sia stato girato così di proposito ... perchè la bella…
Un giornalista (Rüdiger Vogler) in crisi parte dagli Stati Uniti per accompagnare Alice (Yella Rottländer), una bambina abbandonata dalla propria madre e destinata alla casa della nonna. Nel pellegrinaggio tra le diverse città della Germania ed il passaggio per Amsterdam, il protagonista avrà modo di riflettere sulla superficialità della percezione estetica in un…
Tortuoso itinerario geografico e mentale di un uomo e una bambina da New York al cuore dell’Europa: Amsterdam, Wuppertal, Essen, Duisburg, Oberhausen, Gelsenkirchen. I primi 40’ sono faticosi, passati a sdipanare i (poco interessanti) casini lavorativi di Vogler e sentimentali della Kreuzer; poi comincia il road movie vero e proprio. In realtà, a ben guardare, i road movies sono due e ben…
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Commenti (10) vedi tutti
Film simpatico dalla vicenda originale e bizzarra. Voto: 4 stelle (2023)
commento di robynestaLa voglia di lentezza contro la vorticosa vita odierna. Il nuovo contro il vecchio, Le persone contro il vuoto delle cose. La spontaneità degli spiriti giovani contro il vecchio e stantio. Con un po' di pazienza...
commento di BradyPrimo capitolo della celebre 'Trilogia della strada'. Film profondo e meraviglioso, come meraviglioso è il tema musicale dei Can, gruppo immenso...
commento di DavideKingInk80Uno dei più interessanti ritratti al femminile visti al cinema fatto da un Wenders nel suo periodo più creativo. Un road movie esistenziale intenso e commovente dove non succede quasi nulla, perfetto nel raccontare il rapporto fra un uomo e una bambina che si sviluppa durante un viaggio fatto insieme partito non certo sotto i migliori auspici
commento di (spopola) 1726792Per farsi del male.
leggi la recensione completa di giansnow89insieme a "Nel corso del tempo" è uno di quei film che quando li vedi, specie se li vedi al cinema nel momento in cui sono usciti, non ti abbandonano più.
commento di giovenostaVoto 6. [01.10.2010]
commento di PPgenere di road movie tanto karo al cineasta tedesko.il plot è incentrato sul rapporto tra l'uomo e la bambina e il konseguente mutamento ke il viaggio in komune opera nei due personaggi. Piacevole, gradevole, commovente
commento di howl8.5
commento di nico80Commovente e profondo viaggio di formazione, solidarietà e riflessione (riflessione sulla propria vita, riflessione mentale e di sguardi), delicato e con molti spunti di humor. 8
commento di kotrab