Regia di Martin Scorsese vedi scheda film
La pelle si schianta sotto i pugni,il sangue spruzza copioso dai volti,il sudore luccica sui corpi:sui ring di "Toro scatenato",biografia d'autore di Jake LaMotta,campione dei pesi medi nel dopoguerra,si consumano rancori,furore e confronti in un arco di vari anni.In una performance che ha fatto scuola,Robert DeNiro,insignito dell'Oscar per l'interpretazione del guerriero in guantoni e pantaloncini,persegue il disegno di Scorsese,nel donare ad un uomo dalla grinta e dall'impeto maiuscoli,ma anche dalla scelleratezza esemplare,una lettura di impietosita partecipazione.A livello di regia,siamo di fronte ad uno dei lavori più raffinati e più belli dell'autore di "Casinò",viene reso benissimo l'ambiente sfarzoso e a contatto con la malavita del campione di boxe,della sua travagliata e passionale storia d'amore con la moglie,del turbolento rapporto con il fratello che si chiuderà con una non riconciliazione definitiva,di una parabola esistenziale bizzarra che portò LaMotta ad improvvisarsi entertainer nei cabaret dei night.Nello splendido bianco e nero della fotografia di Michael Chapman,contrassegnando alcuni passaggi della storia con la "Cavalleria rusticana",Scorsese regala una delle più belle scene del suo cinema,quel pianto dirotto e pentito che si espande a chi circonda il protagonista,quando,dopo aver venduto un match, ripete disperato:"Che ho fatto?Che ho fatto?".
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