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Toro scatenato

Regia di Martin Scorsese vedi scheda film

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La recensione su Toro scatenato

di steno79
10 stelle

VOTO 10/10  "Toro scatenato" racconta la vita e la carriera agonistica del pugile italo-americano Jake La Motta (tuttora vivente), soprannominato il Toro del Bronx, che raggiunse il punto più alto nel 1949 quando vinse il titolo di Campione del mondo dei pesi medi. La storia è raccontata in flashback, iniziando e finendo con La Motta che si trova in un camerino del Barbizon Plaza Theater a provare le battute di una scena di Marlon Brando in "Fronte del porto", che dovrà recitare di fronte al pubblico. I flashback ci riportano nel 1941, quando La Motta cercava di avere un'opportunità per un combattimento per il titolo, ma era ostacolato dalla malavita, con cui dovette scendere a patti; i suoi rapporti con il fratello che gli faceva da manager e la gelosia ossessiva per la seconda moglie Vickie, fino alla vittoria del titolo contro Marcel Cerdan, la successiva sconfitta con Sugar Ray Robinson, il ritiro dalla boxe e il declino come gestore di nightclub che finirà perfino in carcere per corruzione di minorenne.
E' un progetto molto sentito da parte di Scorsese, che gli permette di tornare ad alcuni dei suoi temi ricorrenti, come l'ambientazione nella Little Italy dove domina la violenza e la brutalità nei rapporti umani, ma anche il suo carattere di "parabola sulla redenzione" di un uomo dalle tendenze autodistruttive che spesso si comporta come un animale, seguendo i propri istinti più elementari anche nel rapporto con la moglie. E' un'opera a tratti piuttosto cruda e disturbante, in cui la violenza domina sia sul ring che nelle scene domestiche, e che perciò potrà risultare sgradito a una parte del pubblico, ma l'onestà nell'approccio al personaggio da parte del regista e dello sceneggiatore Paul Schrader non può essere messa in discussione. E' un film di regia per il meticoloso lavoro di messa in scena, con una curatissima fotografia in bianco e nero e un montaggio sonoro e musicale perfetto; le scene di boxe si impongono come le migliori mai realizzate al cinema (pochi sono i film che possono rivaleggiare in questo ambito con quello di Scorsese). E' anche un film di attori, in quanto l'interpretazione di De Niro è rimasta giustamente leggendaria per l'impressionante sforzo di immedesimazione a livello fisico e psicologico; di buon livello anche le prove di Joe Pesci e Cathy Moriarty (che erano entrambi degli sconosciuti come attori prima di girare questo film). Alla sua uscita fu un mezzo fiasco al botteghino e fu snobbato agli Oscar, come sempre con Scorsese (due statuette andarono a De Niro come miglior attore e al montaggio), ma col tempo è stato sempre più apprezzato dalla critica e considerato come uno dei classici indiscussi del cinema moderno. Insieme a Taxi Driver e Quei bravi ragazzi, rappresenta l'apice del cinema del grande Scorsese.

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