Regia di Martin Scorsese vedi scheda film
Non il mio preferito di Scorsese (di suo prediligo le storie più corali tipo “Casinò” e “Quei bravi ragazzi” nell’ordine), ciò non toglie che sia un gran bel film, incentrato sulla figura di un campione problematico (o meglio dire persona), quale è stato Jake La Motta, tutto d’un pezzo, convinto di farcela solo con le proprie gambe ed un caratteraccio nella vita privata.
Purtroppo per lui il successo tanto sudato e cercato non durerà a lungo ed il declino sarà rapido e doloroso fino a portarlo a rimanere solo affettivamente, costringendolo a raschiare il fondo del barile per tirare a campare..
Scorsese ci racconta la sua storia con classe, regalando grandi riprese sul ring, e sfruttando il soggetto a sua disposizione, un grande personaggio, uno sconfitto dalla vita autentico, interpretato in maniera magistrale da un De Niro in formissima e trasformista per coprire i cambiamenti radicali subiti dal personaggio; giustamente premiato con l’Oscar per questa suntuosa interpretazione.
Ottima la scelta, ma anche l’utilizzo, del bianco e nero, grazie soprattutto ad una fotografia pregiata.
Prodotto quindi di alto livello, curato sotto tutti i punti di vista, emozionante e coinvolgente.
VOTO : 8/10.
Regia di classe, qui è soprattutto un bravo narratore, lascia il campo al suo protagonista. Ottime le riprese sul ring.
Magistrale per attinenza, per profondità, per sacrificio e per trasformismo. Il suo volto muta nel tempo, ma quello che rimane intatta è la sua immensa classe.
Più controllato che in altri film scorsesiani, riesce comunque a regalarci una feroce scazzottata.
Convincente.
Bella e brava.
Bravo.
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