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Cronaca di un amore

Regia di Michelangelo Antonioni vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Cronaca di un amore

di ethan
8 stelle

Paola (Lucia Bosè), donna molto giovane e bellissima, è sposata con l'industriale milanese Enrico (Ferdinando Sarmi), più anziano di lei di parecchi anni: l'uomo, insospettitosi, assume un investigatore privato (Gino Rossi), che inizia ad indagare sul passato di Paola, ferrarese, che era stata al centro di uno strano triangolo amoroso con Guido (Massimo Girotti), uno spiantato e la ragazza di lui, che morì nella tromba di un ascensore, in circostanze mai del tutto chiarite.

'Cronaca di un amore' è il folgorante esordio - dopo alcuni documentari - nel cinema di finzione di Michelangelo Antonioni, cineasta ferrarese che, curiosamente, gira la sua opera prima nello stesso anno - il 1950 - di un suo grande corregionale, Federico Fellini, che co-dirige (con Alberto Lattuada) 'Luci del varietà': in anni in cui il Neorealismo, anche perché osteggiato dai politici, tra i quali Giulio Andreotti, iniziava la sua fase discendente, Antonioni va da tutt'altra parte, uscendo con questo vibrante lungometraggio che analizza in maniera sarcastica ed amara i vizi (tanti) e le (poche) virtù dell'annoiata borghesia milanese dell'epoca.

La trama, incentrata su un'investigazione, ed i personaggi, su cui aleggia un'aura sinistra, sono mutuati dal noir americano, mentre lo stile, che verrà affinato negli anni a venire, è già particolare e raffinato, fatto di lunghe sequenze con pochi o nulli stacchi di montaggio, ampi e complicati movimenti della mdp, l'importanza data al paesaggio circostante gli individui, dialoghi (in certi frangenti l'unico punto debole dei suoi film, non certamente pari alle qualità delle immagini) scarni ed essenziali e una recitazione molto misurata degli attori.

'Cronaca di un amore' è al contempo uno spaccato di una classe sociale di allora, egoista, racchiusa in se stessa e totalmente indifferente a qualsivoglia problematica sociale e un'anticipazione, una prova generale dei grandi film che l'autore girerà a partire dall'inizio degli anni '60, che lo renderanno conosciuto e soprattutto apprezzato dai cinefili di tutto il mondo.

'Cronaca di un amore' è una tappa 'obbligatoria' per ogni appassionato della Settima Arte.

Voto: 7/8.

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