Regia di Michelangelo Antonioni vedi scheda film
Ho sempre considerato Antonioni uno di quei cineasti che non potevo amare, ma questo film mi ha profondamente colpito. Forse è per l'atmosfera misteriosa e cupa, un po' giallo ed un po' noir che si mescola a quella sentimentale che ha suscitato il mio interesse ed alimentato la mia curiosità; forse è per la strana ed un po' morbosa storia d'amore che sconvolge i due personaggi principali, la cui passione non si ferma davanti a nulla, nemmeno davanti alla morte che pare ripetersi inesorabilmente ogni volta che i due tentano d'amarsi; forse è per la tensione drammatica che avvolge praticamente tutto il film e che diventa forte nei silenzi e nei paesaggi nebbiosi e vuoti della campagna milanese; infine, forse, è per la misteriosa, strana, inesplicabile alchimia che lega i due protagonisti, uniti da un sentimento indecifrabile cui, l'autore, volutamente, non ci dà spiegazioni, ma lo mostra così com'è, in tutto il suo nebbioso mistero. Sta di fatto che Cronaca di un amore mi è rimasto impresso e che non posso non considerare un capolavoro. Inoltre, occorre aggiungere che il ritratto che ci dà della borghesia dell'immediato dopoguerra è assai sgradevole e ciò ci viene comunicato senza mai dover alzare troppo la voce.
Tabellino dei punteggi di Film Tv ritmo:3 impegno:3 tensione:3
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