Regia di Michelangelo Antonioni vedi scheda film
VOTO 7/8 FREDDO Folgorante esordio di Antonioni, sembra una normale storia adultera, invece la visione morale e sociale (con relativa critica) la eleva a qualche cosa di più. L'alta borghesia è demolita nella propria ignoranza, arroganza e mancanza di valori che non siano quelli collegati al denaro. Volutamente freddo e controllato in una Milano indimenticabile, il film è anche un grande ritratto di un'epoca storica di passaggio (il dopo guerra immediato) poco esplorato e poco conosciuto. Il regista punta decisamente al dramma (esistenziale) e non tratteggia neanche un carattere completamente positivo all'interno di in un oliato sistema di analisi sociale, dando l'illusione di un finale felice per gli amanti (anche se sospeso), per poi negarlo di prepotenza in un crescendo di pessimismo, marchio di fabbrica della sua produzione futura.
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