Regia di Bruno Gaburro vedi scheda film
Ci sono voluti due anni per dare un seguito allo sfacelo di Abbronzatissimi, dello stesso Gaburro: forse perchè il regista ha voluto prima valutare accuratamente i rischi nell'affrontare una simile prova di forza (d'animo), o magari perchè qualche produttore sano di mente si è ragionevolmente rifiutato di mandare avanti un simile progetto appellandosi ai principali criteri che regolano l'evoluzionismo per la razza umana. E' davvero difficile scegliere un punto da cui cominciare per descrivere questa catastrofica (in sè e verso il Cinema e gli spettatori) pellicola e probabilmente neppure ne varrebbe la pena: che Abbronzatissimi 2 sia un film balneare pare scontato, che sia una commedia di scenette grevi, povere di forma e di contenuti e dalla comicità stantia è altrettanto evidente ad una rapida scorsa del cast. In primis, ovviamente, va citato il più grave disastro della storia del cinema italiano, almeno in relazione alla sua enorme popolarità: l'incomprensibile Jerry Calà, sguardo da cocker che ha fallito nell'agility dog e battutina a sfondo sessuale sempre pronta; ma ci sono anche parecchi volti trash di quegli anni, provenienti per lo più dalla tv: Valeria Marini, Eva Grimaldi, Renato Cecchetto, Mauro Di Francesco, Pier Maria Cecchini, Maria Grazia Cucinotta, Vanessa Gravina, Franco Oppini e c'è pure George Hilton. Trash completo anche per la colonna sonora, con i titoli di apertura e di chiusura che lanciano All that she wants degli Ace of base, meteora dance di quei tristi anni. Sceneggiatura di Lucio Gaudino, Carla Giulia Casalini e del regista; produce Vittorio Cecchi Gori - già, proprio quello che si spupazzava la Marini. 1/10.
Riviera romagnola, estate: mentre il direttore dell'albergo insidia le belle dipendenti, i clienti vivono (o mancano) storielle sentimental-sessuali di varia natura: uno scambio di coppia, un amore intergenerazionale (lui potrebbe essere il padre di lei), una divorziata che si ritrova fra i piedi l'ex marito...
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