Regia di Joel Schumacher vedi scheda film
Ogni tanto esce un film con un gruppo di giovani attori che per la maggior parte diventeranno star o interpreti di riguardo: è successo per "Quella sporca dozzina", "I magnifici sette", "Breakfast Club" e anche "Top gun" se si vuole, e vi si può includere pure questo "Linea mortale" diretto da Joel Schumacher, successo consistente in patria alla sua uscita. Lo spunto, interessante, è che un gruppo di laureandi in medicina genialoidi e azzardosi voglia sperimentare su loro stessi una sorta di coma guidato, per avere una testimonianza di cosa accade alla mente nel momento in cui cessa di arrivare ossigeno al cervello: peccato che Schumacher non sfrutti le grosse potenzialità del racconto , e stia in superficie sulle paure e sugli spazi mentali dei giovani protagonisti, riducendo il film ad un thriller con spunti fantastici oltretutto con l'handicap di dover trovare per forza una soluzione consolatoria e un nuovo modo di affrontare le cose (circostanza però attenuata dal fatto che agli inizi degli anni Novanta il "ritrovare se stessi" era contenuto in metà delle sceneggiature hollywoodiane). Qualche momento di vera tensione non basta a far annoverare il film tra i migliori del genere fantastico dell'epoca, pur riconoscendogli qualche buona idea.
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