Regia di Sam Raimi vedi scheda film
Non è la prima volta che mi chiedo perché Raimi goda di tanti estimatori ma in questo caso davvero non ho risposte. Il film è un intruglio di fantasy, grottesco, demenziale ed altro ancora ma di fondo non soddisfa da nessun punto di vista. Il protagonista rappresenta lo stereotipo dell'americano sborone ("dammi un po' di zucchero, baby" non si può davvero sentire), pieno di espressioni da duro, frasi d'effetto e dispensatore di violenza a tutto tondo. Sicuramente qualche sprazzo di originalità c'è (spettacolare la scena in cui l'immagine allo specchio genera infiniti demonietti dall'aspetto del protagonista e lo scontro seguente con il clone) e Raimi ha una gran tecnica ma la somma del tutto genera un effetto complessivo abbastanza ridicolo. Voto: inclassificabile (e questo non implica giudizi di merito).
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