Regia di Woody Allen vedi scheda film
Bellissimo film di un Allen più ispirato del solito.
Ombre e nebbia è un misto di generi, è prevalentemente una commedia a forti venature comiche ma dal retroguso amaro e con un sottofondo noir. Qui si intrecciano due storie, quella dell'impiegatuccio Allen e della Farrow, la moglie di un clown di un circo. Il primo è costretto dai paesani a fare da esca per trovare un serial killer pazzo che agisce solo nella nebbia e la seconda è in fuga dal marito che l'ha tradita e trova ospitalità in un bordello. Si mescolano, in questa pellicola, tutte le tendenze alleniane: la comicità travolgente degli esordi (questa pellicola è ricca di gag, che stonano abilmente e volutamente col sottofondo noir), i discorsi nichilisti sull'amore e soprattutto sulla morte vista come fine di tutto quanto, un'acuta riflessione sulla realtà visibile e razionalmente percepibile in cui viene inserito un tocco di magia e di irrealismo (ciò che vediamo esiste davvero o è un'illusione di qualcuno o di qualcosa? Quel che percepiamo coscientemente e 'scientificamente' è davvero tutto ciò che esiste o c'è qualcosa di più? Esemplare la metafora delle stelle morte che ancora vediamo nel cielo e quella del prestigiatore). Sul tutto grava un'atmosfera cupa e di morte assieme a delle sequenze con degli echi felliniani (le prostitute nel bordello). Non è un capolavoro, ma è un film che dice moltissimo su tanti temi senza per questo apparire confusionario, ma anzi appare condotto con mano sicura ed ispirata dall'inizio alla fine (ispirazione che resiste anche nel bianco e nero, che ricorda volutamente il cinema noir degli anni '30 e '40). E' divertente, fa ridere, ma amareggia e fa riflettere molto poiché è pregno di un senso critico e di un'intelligenza capaci di minare l'essenza stessa del mondo in cui viviamo. Il cast all star ed un Allen attore più slapstick del solito fanno il resto.
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