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Ombre e nebbia

Regia di Woody Allen vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Ombre e nebbia

di juliett
8 stelle

"le illusioni servono agli uomini come l'aria che respirano":riprendendo una celebre frase di virginia wolfe si conclude "ombre e nebbia";a pronunciarla è una mago geniale ed alcolizzato sulla via del tramonto.woody allen in questa pellicola gioca proprio su i temi a lui cari (l'illusione necessaria,la casualità come elemento imprescindibile dell'esistenza,la scelta per divenire ciò che si è,la religione come ricerca ossessiva),trasportandoli da una jazzata mahanttan a un paesino circense della mittleuropa.un modesto impiegato ebreo kleinman -allen - viene svegliato nel cuore della notte per aiutare un gruppo di cittadini a dare la caccia ad un mostro strangolatore che sta terrorizzando il borgo;il malcapitato viene scaraventato al freddo,nella nebbia pesante senza sapere cosa fare(non ci ricorda forse la nostra entrata nel mondo?).
nella notte kleinman vaga tra i fumi delle occasioni mancate,ripercorrendo e risolvendo i nodi di tutta una vita attraverso nuovi e vecchi incontri che hanno tutta la consistenza del sogno e la solidità di una soluzione finale.in questa ricerca è accompagnato da una mangiatrice di coltelli scappata dal circo-la farrow-,che, come ogni donna anela alla maternità,IL raggiungimento della sua completezza,nonostante la mancanza di un uomo.
intorno a loro domina la "regina"-come viene chiamata nel mio paesino garganico la nebbia-:dalla splendida fotografia di carlo delle palme lo spettatore sente anche l'odore di quella cosa che s'insinua tra i nostri occhi e non ci fa vedere al di là del naso,il futuro.
i cittadini che cercano di acciuffare il mostro,il male,se andranno a mani vuote e l'impiegatucciolo capisce di non voler rientrare nella società borghese e scappare con il circo per trovare la propria identità tra i freaks, come assistente del mago,delle illusioni stesse-unico modo per vivere- mentre la mangiatrice di spade trova la maternità grazie alla prostituzione ed un bambino abbandonato.
attori superlativi e personaggi memorabili,insieme ad una regia da "capogiro" , una colonna sonora quasi felliliana dal profumo di brecht (opera da tre soldi),la magnifica fotografia già citata e il solito mix di ironia e cinismo tipico di allen,fanno di questo film uno dei migliore del regista finto shlemiel newyorkese.

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