Regia di Billy Wilder vedi scheda film
La vita privata di Sherlock Holmes (1970): locandina
La vita privata di Sherlock Holmes (1970): Geneviève Page, Robert Stephens
La vita privata di Sherlock Holmes (1970): Christopher Lee, Geneviève Page
La vita privata di Sherlock Holmes (1970): Colin Blakely, Robert Stephens
The Private life of Sherlock Holmes e’un film basato sulla storia che coinvolge Sherlock Holmes/Robert Sthepens e Dott. Watson/Colin Blakely in una spy story, che è legata allo sviluppo di una possibile guerra su scala europea, che avverrà nella realtà solo nel 1914 con la cosiddetta Grande Guerra. Il film parla anche dei rapporti del detective con le donne e del suo vizio della cocaina diluita al 7%. Appare nel film anche il fratello maggiore Mycroft Holmes/Christopher Lee, membro del Club Diogene, copertura dei servizi segreti britannici.Film girato da Billy Wilder al tramonto di una bellissima carriera di regista e sceneggiatore, il progetto di questo film per lui non consueto. Decide di girare il film su Sherlock Holmes, dopo essere stato fermo quattro anni da: Non per soldi... ma per denaro (The Fortune Cookie) (1966). Parla di due uomini maturi e scapoli che vivono insieme. Il Wilder brillante autore di classici come: Giorni perduti, Viale del tramonto, L’asso nella manica, film di valenza drammatica e commedie come: Quando la moglie e’ in vacanza, a qualcuno piace caldo, Irma la dolce, Baciami stupido, trova in La vita privata di Sherlock Holmes una sintesi perfetta, dramma e commedia sono mirabilmente fusi in maniera fisiologica, con un tocco di ironia lieve e gradevole. Un film lineare, anche se sottostimato, con scene originali come la scena dei canarini in gabbia. Anche in questo film appare il Wilder touch. Un film anche malinconico, sulla malattia dell’anima che impregna i due personaggi principali. Robert Stephens e Colin Blakely, sono autori di dialoghi raffinati ed irresistibili sul tema di Un amicizia forte e virile, che li unisce. L’investigazione e vista come un disagio esistenziale, un’amara confessione sui segreti della realtà, con tutti i suoi misteri. Wilder fa intuire, credere, immaginare che Holmes possa essere drogato, omosessuale, di sicuro anaffettivo, certamente schiavo della soluzione di cocaina che fluttua dal 5% al 7 %.Per finire si può definire questo film, anche come un giallo, nel quale il regista compone il ritratto,malizioso e caricaturale di questo celebre personaggio. Ironico, con una ricostruzione ambientale veritiera, ritmo agile e spigliato, con battute argute ed intelligenti, ma sempre vivacemente eleganti. Ottima la fotografia di Christopher Challis, al servizio la colonna sonora di Miklós Rózsa, splendidi i costumi disegnati da Julie Harris, girato in un magnifico PANAVISION 35 MM - TECHNICOLOR, per la MIRISCH COMPANY - distribuito da MGM. Pregevoli le presenze femminili, cito Geneviève Page/Gabrielle Valladon in un ruolo chiave del film, attrice bellissima e di grande presenza scenica, Tamara Taumanova/Madame Petrova, la ballerina , in una gustosa scena iniziale, Irene Handl/Sig.ra Hudson, fantastica nel ruolo della padrona della casa dove abitano i due detective. Cinema autoriale, da conservare a futura memoria, sono le basi del cinema, per sviluppare una corretta passione cinefila. Vita eterna ed onore a Billy Wilder ed ai suoi meravigliosi film.
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questo non l'ho visto...davvero grazie di averlo presentato.
Film raffinato di un Billy Wilder sempre al top.
Bella recensione di un film forse sottostimato: da quando lo vidi in sala, tanti anni fa, è rimasto uno dei film che rivedo con più frequenza con rinnovato piacere.
Io non avevo mai visto, pur essendo grande cultore di Wilder, ma lo sapevo che era un film raffinato.
Non lo conosco,pur ammirando moltissimo Billy Wilder, La tua recensione è fatta moltp bene e incoraggia a vederlo ;-))
Un film molto elegante e di classe superba. Prima del lungo viaggio senza ritorno sto cercando di vedere tutti i film che mi ero perso, ne mancano tanti, ma io ci provo
Trovato!
Sherlock Holmes drogato?! Ahahahah
In effetti anche in quello con Johnny Depp faceva uso di oppiacei e assenzio...
PS un. Curiosità, nomini un certo titolo: "non per soldi ma per denaro"... Il titolo è assai assonante con quello interpretato nel 2000 da Paul Newman (mi pare sia anche la sua ultima volta?) La sensuale Linda Fiorentino, e Delmont Mulrooney...
Si tratta forse di un remake che tu sappia?
Per amore... dei soldi (Where the Money Is), regia di Marek Kanievska (2000), questo il titolo che ti riferisci non è il remake, ma un buon film che ho visto in sala ad Odeon Milano, con la splendida Linda Fiirentino
Sempre molto accurate le tue recensioni Claudio! Anche i costumisti! Wow!
Beh certo! In un film d'epoca contano quanto un attore!
Anche dalla cura della scena si vede il gran film!
Complimenti. Ancora ;)
Grazie che hai gradito il mio scritto
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