Regia di Brian De Palma vedi scheda film
Una vena di sentimento compassionevole accomuna i personaggi mafiosi di Brian De Palma. Da carnefici si trasformano in vittime dimostrando di esserlo sempre state. L’umanità che li caratterizza fa in modo che essi entrino nei cuori degli spettatori che guardano a Carlito Brigante così come a Tony Montana, estrapolando dal marcio il buono che, seppur poco e calpestato, resta comunque in un angolo di ogni cuore. Se Al Pacino incanta, Sean Penn sorprende e spaventa allo stesso modo, fine trasformista di un corpo dai molteplici caratteri. In un mondo in cui tutti fregano tutti e l’amicizia è solo una parola che identifica un ricordo di un tempo passato, in cui gli uomini d’onore riconoscevano l’importanza fraterna. Ma il tempo scorre, lo sa bene Charlie, e quegli anni passati dietro le sbarre non si recuperano e sa che in quegli anni il mondo della mala si è trasformato, in peggio, ma lui non vuole ammetterlo e soprattutto non vuole prenderne parte a quel cambiamento perché non sa di essere diverso allo stesso modo.
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