Regia di Joe Dante vedi scheda film
Un atto d'amore per l'ingegno del cinema dalla serie B alla serie Z nei favolosi anni 60.Accanto alla storia di un impresario cinematografico/regista/produttore con idee meravigliose in testa(sedili elettrizzati,il mostro del film che si aggira per la sala con i personaggi sullo schermo che guardano verso la sala in un impennata di metacinematografia)c'è la psicosi di una nazione che si sente sull'orlo di una crisi atomica irreversibile(siamo all'epoca della crisi con Cuba,i 13 giorni che per fortuna non sconvolsero il mondo).Accanto alla sindrome da bunker c'è l'amore per il cinema visto con valenza sociale,il cinema come punto di incontro dei ragazzi del luogo.Dante usa tutta la sua ironia in modo molto elegante,il film (di cialtroneria cosmica)proiettato nel cinema di Key Largo in Florida(il titolo è strepitoso...Mant ,un incrocio tra uomo e formica)in bianco e nero con una grammatica cinematografica che al confornto Ed Wood poteva essere considerato un grande perfezionista,si mescola alla vicenda dei ragazzi della cittadina (rigorosamente a colori).E John Goodman è immenso sia dal punto di vista fisico che dal punto di visto della prestazione d'attore.Un film che guarda con affetto al passato e che ne celebra la naivete ingenua ma di simpatia assolutamente irresistibile....
regia ottima
immenso e non solo fisicamente
non male
ok
bravina
ok
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