Regia di Joe Dante vedi scheda film
L'opera che ha trasformato Dante, apprezzato regista di horror a basso costo, in autore sensibile e civilmente impegnato, schierato e spiazzante. La 'matinee' del titolo ha una doppia chiave di lettura: nella tanto attesa proiezione diurna d'un horror per teenager si possono leggere i timori, le ansie e gli incubi d'un'altrettanto attesa alba post-nucleare. Una 'matinee' senza domani, da guardare negli occhi un attimo prima del risveglio, un interminabile istante d'angoscie sopite. Le fantasiose paure dell'immaginario horror anni '50 esorcizzano i ben più tangibili timori del reale. L'olocausto atomico. Il futuro d'una stirpe deciso da un pulsante rosso, rosso come il Nemico, e come i capelli di quei tanti bambini e bambine americani cresciuti all'ombra della guerra fredda.. che tanto fredda rischiava di non essere. "Tenere sempre gli occhi aperti" ammonisce il creatore d'incubi Lawrence Woolsey (un John Goodman mai così ispirato), tenerli spalancati davanti ALLO SCHERMO, davanti al sogno. Solo in quel modo le paure del reale verranno esorcizzate, solo così si arriverà al momento fatidico già preparati.. solo avendo visto il trailer dell'Apocalisse non se ne resterà delusi quando tutto sarà finito, e la sala si illuminerà d'una luce accecante. Il bagliore ultimo. Quello che fa tremare davvero. Ecco allora il cinema uscire dallo schermo.. e farsi realtà.. e farsi vita! In una piccola parte di mondo, racchiusa tra due oceani, che ancora sapeva credere nei sogni.
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