Regia di Luigi Russo vedi scheda film
Difficile scegliere se temere di più il regista (Luigi Russo, già autore di autentici cacolavori del calibro di I sette magnifici cornuti o Porca società) o la coppia di protagonisti, "Er mutanda" Antonio (qui Antony! botta di fantasia esterofila) Zequila e Cristina Garavaglia, dal procace fisico denudato per il 90% della storia e attrice che toccherà la sua vetta con una parte ne L'uomo che guarda (1994) di Tinto Brass, con tutto ciò che ne consegue. Mantenendo i soliti standard bassi qualiquantitativi, Russo si affida a una propria sceneggiatura (e già qui, come è facile intuire, sbaglia), si dedica anche alla direzione della fotografia e mette in piedi un cast sgraziato in cui la recitazione spesso non è la benvenuta; poche le idee e tutte scopiazzate qua e là dal thriller nostrano (Dario Argento, per dire un nome, ma questo sarebbe un Dario Argento rivisitato e corretto... con la grappa). Davvero incresciosa la direzione di Russo, musiche tastierose e dozzinali, una lentezza nell'azione - nonostante gli appena novanta minuti di pellicola - che peggiora il già difficile impatto del film. 1/10.
Insospettabile uomo distinto ha un'amante 'scomoda' per il suo prestigio sociale: la fa eliminare da un sicario.
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