Regia di Joel Schumacher vedi scheda film
Qui non c'è piu'scampo,il Sogno Americano è finito, ed è troppo tardi anche per raccoglierne i cocci.E' indubbio che "Un giorno di ordinaria follia"(ma il titolo originale aveva un senso piu' tragico ed evocativo,"Precipitando"),in mano ad un regista piu'acuto ,come Scorsese, o Stone,poteva essere piu'memorabile,evitando qualche incongruenza che rallenta la narrazione o certe cadute di ritmo nella parte che riguarda il poliziotto stanco Duvall.Ma è altrettanto vero che questo è uno dei film piu'sinceri degli ultimi vent'anni nel proporre uno spaccato magari estremo di una certa societa' americana,con Michael Douglas molto bravo e coraggioso nel mettere a rischio la sua immagine di divo in un ruolo sgradevole,magari portato al limite ma ben inquadrato di esponente della "middle class" tradito dalle gaudenti, evanescenti certezze dell'era Reagan-Bush I e sbattuto sul lastrico dalla crisi post-guerra nel Golfo.Le note di sarcasmo non mancano,qualche volta c'è anche da ridere,ma non provare una punta d'amarezza dopo aver visto questo film è molto difficile.
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