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Film rosso

Regia di Krzysztof Kieslowski vedi scheda film

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La recensione su Film rosso

di Furetto60
9 stelle

Imperdibile "testamento spirituale" di Kieslowski

Valentine Dussaut, giovane modella,vive a Ginevra ed è infelicemente fidanzata con Michel,geloso e assillante,una sera  dopo aver investito casualmente un cane,ne conosce il proprietario,un burbero giudice in pensione, scostante e poco incline ai rapporti umani,perfino apatico rispetto alle sorti della sua cagnetta "Rita", che invece viene immediatamente soccorsa da Valentine, e partorirà dei bei cuccioli.Il giudice,alias Jean-Louis Trintignant,trascorre il suo tempo,in completa solitudine, coltivando il suo unico unico interesse: ascoltare  e spiare clandestinamente  le conversazioni telefoniche dei suoi vicini,tramite un sofisticato apparecchio,scoprendo menzogne e tradimenti, che le persone attorno a lui si affannano a escogitare, per recitare la farsa della vita.

Il rapporto tra Valentine e il giudice è conflittuale, la ragazza altruista e  spinta verso il prossimo, è benevola e gentile, si scontra con il carattere scostante e misantropo dell'uomo,disincantato e pessimista, severo nel giudizio sugli altri,tuttavia tra i due anche se tendenzialmente di carattere opposto, si crea una sorta di complicità e confidenza e un segreto personale, svelerà a Valentine i motivi della ritrosia sociale del giudice e la sua diffidenza per il genere umano ed il profondo rimorso che lo ha obbligato a rinunciare prematuramente alla sua attività.

A questa vicenda si affianca quella parallela di  Auguste, ,che allorquando si  appresta a diventare anche egli un giudice, scopre il tradimento della sua fidanzata Karin. I destini di Valentine e di Auguste si incroceranno drammaticamente,  nel corso del naufragio del traghetto che sta attraversando la Manica con  entrambi a bordo, che malgrado la tragicità dell'evento, riserva un finale ottimista e di speranza per i due protagonisti
Quest'opera pregevolissima di Kieslowski, fu presentata al Festival di Cannes nel 1994 e girata a seguire dopo  gli altri due capitoli, "Film rosso" è il terzo ed ultimo ,che chiude la trilogia dedicata ai principi fondamentali della Rivoluzione francese: Libertà, Uguaglianza, Fraternità.Dopo aver felicemente trattato  i primi due, in questa pellicola il regista polacco, scandaglia  il tema  della Fraternità,immortalato  nella figura di Valentine, donna positiva e propositiva, che sente su di sé l'obbligo morale di occuparsi degli altri,dal cane che ha investito accidentalmente, al fratello tossicodipendente.

ll fascino di questo film  sta nel senso di mistero che lo pervade,dando alla storia diverse chiavi di lettura. Innanzitutto quello morale,il dilemma è molto forte,l'intrusione voyeuristica nelle vite degli altri è certo riprovevole, ma lo è di più ingannare il prossimo.Ciò legittimerebbe la disaffezione nei confronti della gente,da parte del giudice. Eticamente,d'altronde  l'esercizio della giustizia si scontra col  caso e con la  complessità delle vicende umane. Poi il confronto tra i due atteggiamenti verso la vita, è lo specchio anche dell'età,quello di un uomo maturo è disilluso e cinico, quello di una giovane,è  ancora pieno di felici aspettative.La motivazione voyeristica si trasforma,in Valentine,in sguardo compassionevole,L'altro  personaggio Auguste, andando incontro alla scoperta del tradimento da parte della fidanzata, si staglia,come una sorta di figura parallela, a quella del magistrato, un alter ego, o un'altra soluzione alla stessa storia.L'ultimo livello di lettura è il più profondo,ed è quel senso di fatalità,connaturata alle vicende umane, che è l'anima stessa del film  ed è la prova che due persone,diverse, che non si conoscono,che non hanno niente in comune,sentono come importante nello stesso tempo una stessa cosa, la fraternità potrebbe essere proprio questo
Film imperdibile.

 
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