Regia di Krzysztof Kieslowski vedi scheda film
Mi dispiace di non poter parlare troppo bene dell’ultimo film di un Autore del quale ho molto amato il "Decalogo". Però, sulle infinite possibilità offerte dalla libertà di scelta, sulle mille combinazioni del caso e sulle necessità del Destino, il regista polacco aveva già detto pressoché tutto nel suo film "Destino cieco", del 1982. Qui, peraltro, Kieslowski si è francesizzato fin troppo e l’eccessivo numero di circostanze che si ripetono nelle vite dei protagonisti fa passare in secondo piano un film girato da un regista nella piena maturità dei propri mezzi espressivi. Purtroppo, spesso, la necessità di voler dire troppe cose conduce a dirle in maniera confusa. A me non erano piaciuti troppo né "La doppia vita di Veronica" (1991) né "Film bianco" (1993): questo "Film rosso", seppure di un gradino superiore, mi conferma nella mia impressione sull’ultima fase del cinema kieslowskiano.
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