Regia di Brian De Palma vedi scheda film
Certo gli elementi che ne fanno il film più hitchcockiano di De Palma ci sono tutti:
lo spazio-doccia che prelude ad un'azione violenta; quella che sembra essere la protagonista del film, viene uccisa dopo poco più di venti minuti dall'inizio; la lunga sequenza nella galleria con la sola musica...ma non sono mai a sproposito e comunque sono un dovuto omaggio al grande maestro che ha ispirato non poco la sua produzione cinematografica.
Alcuni elementi di riflessione estetica:
il film tratta di ninfomania, transessualismo, travestitismo (psyco docet) con efficacia; l'uso del doppio viene sottolineato dall'immagine allo specchio del Dott. Elliott ogni volta che una donna tenta di sedurlo.
Ed infine una curiosità socio-medica: lo sconosciuto-conosciuto in una galleria d'arte è affetto dalla sifilide (il regista sceglie la malattia a trasmissione sessuale più grave ma curabile di quel periodo: siamo alla fine degli anni 70 e l'AIDS è di là da venire nella sua forma conclamata!!)
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