Regia di Daniele Luchetti vedi scheda film
Va ammesso che certe scene riscuotono il sorriso con la cinica precisione della satira grottesca,e momenti come quello in cui il giudice interpretato da Abatantuono che sventola un mandato davanti a un Silvio Orlando con la patetica pignoleria di chi si arrampica sugli specchi,raggiungono l'obbiettivo-ilarita'.Ma c'è una ricerca di un sibolismo metaforico francamente un po'astrusa.:peccato che Luchetti,comunque autore di un discreto film abbia ceduto ad un eccesso di fervore registico,nel voler complicare una sceneggiatura che ha il suo punto di forza nella conduzione dei dialoghi tra uno stranito Diego Abatantuono,di musurata pacatezza,veramente molto bravo ed esprimere una comprensibilissima perplessita',l'effervescente Margherita Buy e il ciarliero Silvio Orlando.Meno risolto del "portaborse",è forte di un cast omogeneo,dove spicca una bravissima Marina Confalone,buffa versione sicula delle dark ladies chandleriane.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta