Regia di Luigi Comencini vedi scheda film
Due amiche vivono male i rapporti con i fidanzati: una timida subisce gli assalti del ragazzo focoso; l'altra più smaliziata si ritrova un partner rigidissimo. Quale soluzione migliore di scambiarsi i fidanzati? Occorrerà però farli innamorare ciascuno della ragazza dell'altro, senza che sospettino nulla.
Commediola di poco peso specifico, Le sorprese dell'amore, scritta e diretta con l'occhio già puntato al botteghino, nella totale consapevolezza di rimanere un passo indietro rispetto alla contemporanea produzione del cinema nostrano. Rimane, a oltre mezzo secolo dalla sua uscita, un'operina gradevole e soprattutto recitata da un cast impeccabile, con qualche trovata gustosa qua e là, ma soprattutto tanto mestiere a riempire l'enorme vuoto fra le suddette trovate. Walter Chiari, Franco Fabrizi, Dorian Gray, Anna Maria Ferrero, Mario Carotenuto (e in un ruolo marginale anche il fratello Memmo), Sylva Koscina, Valeria Fabrizi: tanto di cappello, ma come se tutto ciò non bastasse, ecco che nel finale compare per un cameo anche Vittorio Gassman. Quattro firme per la sceneggiatura sono un po' eccessive, d'altronde a quei tempi usava lavorare in gruppo; nello specifico il poker è formato dal regista, da Edoardo Anton, da Ruggero Maccari e da Marcello Fondato. Tanta ironia leggerissima, toni sempre pacati, nessuna voglia di affondare il colpo pur trattando (o, meglio, sfiorando) tematiche per l'epoca non semplici come il sesso preconiugale, il tradimento e addirittura lo scambio di partner. 4/10.
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