Regia di Lionello De Felice vedi scheda film
Negli anni '50 Lionello De Felice ha diretto qualche film, senza destare particolari clamori; l'apice della sua carriera è rappresentato probabilmente da questa megaproduzione Cines che riunisce insieme innumerevoli interpreti di chiara fama per mettere in scena sei racconti d'amore che coprono l'arco temporale illustrato programmaticamente dal titolo. Le firme delle novelle originali sono preziose (D'Annunzio, De Cespedes, Gozzano, Marino Moretti) o comunque apprezzabili (Guido - figlio di Gino - Rocca, Oreste Biancoli), i collaboratori tecnici di De Felice sono ottimi (fotografia di Aldo Tonti, montaggio di Mario Serandrei, musiche di Rota, Nascimbene e Usuelli), la cura della confezione è più che sufficiente. Ma la differenza da un qualsiasi polpettone, data l'eterogeneità dei testi rappresentati e lo scarso filo logico fra essi, la fanno gli attori: Aldo Fabrizi, Vittorio De Sica, Eduardo e Titina De Filippo, Giulietta Masina, Franco Interlenghi, Carlo Campanini, Rina Morelli, Ernesto Almirante, Gabriele Ferzetti, Maurice Chevalier, Nadia Gray, Virgilio Riento, per citare alcuni dei più noti; anche la lista degli sceneggiatori è piuttosto corposa. Cento anni d'amore è un prodotto in definitiva vecchio per il 1954 in cui esce; presto neorealismo, commedia all'italiana e toni marcatamente più cinici e critici (e originali) soppianteranno il cinema dei buoni sentimenti e delle ricostruzioni calligrafiche di opere letterarie. 5/10.
Sei racconti a sfondo sentimentale tratti da autori più o meno celebri e ambientati fra lo sbarco dei Mille e il 1954. Fra gli altri, c'è l'amore contrastato fra una ragazza e un garibaldino; gli ultimi giorni di un partigiano condannato a morte durante la seconda guerra mondiale; la bizzarra 'festa di separazione' di due giovani - e insoddisfatti - coniugi.
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