Regia di Francis Ford Coppola vedi scheda film
Sarà che sono un inguaribile amante di "Nosferatu" di Murnau, sarà che a volte il troppo stroppia, ma il "Dracula" di Coppola non mi ha particolarmente entusiasmato. Vuoi per un eccesso di ricercatezza estetica che, soprattutto verso il finale, porta ad una certa confusione di tutta la struttura narrativa del film, vuoi anche per degli attori (Hopkins e Oldman a parte) decisamente privi di pathos (a volte sembra quasi che Reeves sia sul dubbio di dichiararsi vittima di "Scherzi a parte" durante i numerosi stravolgimenti della sua prigonia in Transilvania). Non nego che alcuni passaggi siano visivamente affascinanti (mi riferisco soprattutto al sapiente utilizzo dei chiaroscuro, che comunque nulla ha a che vedere con la carica innovativa che portò Murnau con la sua sperimentazione), ma resta un sottofondo di delusione, quantomeno pensando che Coppola ha saputo far di meglio e forse era l'argomento in sè ad essere troppo ostico o distante per il suo genere di cinematografia. Il "Nosferatu" di Murnau, che consiglio a chi non lo avesse ancora fatto di vedere, ancora oggi dopo numerose visioni mi trasmette in certe scene un'autentica pelle d'oca, lo stesso non si può dire di un'opera come quella di Coppola che al massimo riesce a trasmettere qualche leggero brivido che presto viene però soppiantato da una certa noia e senso di déjà vù.
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