Regia di Francis Ford Coppola vedi scheda film
Rivisitazione da parte di Francis Ford Coppola di uno dei romanzi più "abusati" dal cinema: Dracula. Il titolo può trarre in inganno: Coppola introduce qualche novità nella trama, pur rimanendovi in linea di massima piuttosto fedele, mettendo su un bel giocattolone, suggestivo e visionario.
Immerso in un'atmosfera affascinante e gotica, scrupolosa e imponente, il film risulta essere un'appassionante commistione fra horror, drammone sentimentale e film d'azione, con qualche scorribanda e battute che ricordano il western: un grandioso Gary Oldman veste i (molteplici) panni di un Dracula paurosamente invecchiato e in missione verso la Londra del fine '800, nel tentativo di riacquistare la propria giovinezza e il proprio amore, reincarnatosi in Mina, fidanzata di Jonathan Archer, intrappolato proprio dal conte Vlad in Transilvania. Interverrà il genio folle di un Van Helsing tutto nuovo e fuori dagli schemi, a cui presta il volto il grande Anthony Hopkins; ma chi garantisce che Mina vorrà essere salvata?
Confezione sontuosa, fotografia eccellente e qualche interprete eccezionale sono i punti di forza di questo film, un vero meltin' pot di generi cinematografici che cattura lo sguardo per tutti i suoi 130 minuti.
Ottimo il trucco, sicuramente, ma lui è davvero bravissimo e sottovalutato.
All'inizio impacciata, poi imprigionata in un ruolo che si rivela un po' ridicolo ed eccessivo.
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