Regia di Dino Risi vedi scheda film
Grande successo di cassetta della stagione 70/71,terzo incasso assoluto dell'anno,"La moglie del prete" vide,ancora una volta insieme,la coppia regina del cinema italiano,Marcello Mastroianni e Sophia Loren.Il sodalizio tra i due,belli e bravi,è tra le icone del cinema nostrano di sempre:anche quando i film non erano proprio imperdibili."La moglie del prete",come quasi tutto il Risi degli anni Settanta (fanno eccezione "In nome del popolo italiano",che considero l'ultimo grande lavoro del regista milanese,e non del tutto,ma fino a un certo punto "Profumo di donna") non ripete gli exploits di un autore altrove molto puntuto,perspicace,abile a fendere con la sciabola del sarcasmo vizi e magagne d'Italia.Il tema della castità talare,il clero che fa pressione per non creare scandali,sono argomenti che questa commedia tocca ma non affronta in profondità,ed è un peccato,perchè a sprazzi la sceneggiatura sembra voler fare sul serio,ma quando la musica induce troppo ad un sentimentalismo ammiccante,si ha già modo di capire come andrà a finire,con una conclusione che stempera l'ironia grave dello sviluppo del racconto con un tuffo nel malinconico a tutto cuore,che all'epoca tirava un bel pò al botteghino.La scena più riuscita è quella in cui Mastroianni,prete sull'orlo dell'abbandono della tonaca per amore,va a trovare lo spretato Bepi Maffioli,in cui emerge un'amarezza di un certo spessore,e l'attore veneto,che caratterizzava bene personaggi sgradevoli o sinceri e diretti fino all'insolenza,è uno dei migliori sulla scena:bravo Mastroianni a non perdere mai l'ambiguità del suo personaggio fino alla fine,ma ancor di più la Loren a tratteggiare con appassionata e sensuale densità una donna del tempo,ancora troppo innamorata dell'amore per saper anticipare gli sgambetti e le trappole della vita.
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