Regia di Dino Risi vedi scheda film
Dino Risi era un regista furbissimo: qui trae un film da una materia che per altri sarebbe stata appena sufficiente per farci un episodio. Mentre per molti il film arranca dalla metà in avanti, secondo me è proprio la prima parte quella meno riuscita, con quell'inizio che non sta né in cielo né in terra dove la Loren si trasforma in Remi Julienne per inseguire l'amante fedifrago Venantino Venantini. Anche la parte del corteggiamento non è granché, ma il film mette a segno qualche unghiata e qualche battuta riuscita, ed in alcuni momenti è perfino commovente, almeno nella figura dello spretato, interpretato con partecipazione da Giuseppe Maffioli. Non ci si poteva certo aspettare un discorso serio sul celibato ecclesiastico da un film di Risi, ma il peggio è la presenza di una Loren che pare appena uscita da una beauty farm californiana e c'entra come i cavoli a merenda. E la morale è sempre la stessa: i più furbissimi assai di tutti sono sempre i preti.
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