Regia di Vincente Minnelli vedi scheda film
Non è mai piaciuto ai critici; c'è addirittura chi afferma che Minnelli lo girò controvoglia, ma per quanto lo veda e riveda non riesco ad accorgermene, tanto la regia e il montaggio sono perfetti in questa pellicola di ampio respiro storico e zeppa di messaggi : vediamo soprattutto la denunzia implacabile dell'umanità, che ad ogni costo vuole autodistruggersi ; la guerra deriva sempre dalla volontà di pochi e coinvolge milioni di individui i quali anziché contrastarla la subiscono (il popolo di Parigi occupata dai nazisti), tranne pochi caparbi destinati a morire proprio perché in netta minoranza . Vediamo poi come la forza dell'amore in alcuni casi travolga ogni altro sentimento e condizioni implacabilmente il destino di chi ne viene travolto. Assistiamo anche allo sgretolamento delle grandi famiglie quando il loro patriarca viene a mancare e con lui viene a mancare il collante necessario : l'etica della vita "la vita è un regalo che ci viene dato e giorno per giorno dobbiamo godercelo, senza rovinarlo" ; inutile riempirsi la bocca con i brindisi "alla famiglia" ci dice Minnelli se alla base manca la coesione morale che solo il vecchio patriarca riusciva a dare.
La ricostruzione della Parigi occupata è perfetta, anche nei costumi e nei dettagli più nascosti. Questo è Cinema come lo intendo io.
Ormai sicuramente datata per le sottolineature dei momenti drammatici ma bisogna considerarla con le orecchie anni '60.
Da restaurare sicuramente; troppi sfarfalli ormai e colori inadeguati.
Una delle sue migliori interpretazioni; uno snob perfetto .
Forse l'unica nota stonata con una recitazione troppo teatrale e sopra le righe.
Meravigliosa
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