Regia di Vincente Minnelli vedi scheda film
Un melodramma remake di un film con Rodolfo Vaklentino, ambientato durante l'avvento del nazismo, girato con un cast multinazionale, giustificazione abbastanza sacrificata. Un Minnelli che sa trarre il meglio dal materiale che ha, ma si basa su un progetto non molto sentito; naturalmente ilr egistya sa guidare le corde giuste. Un cast perfetto e titolata, anche se un po' troppo impostato. Ambientazione ottima, e ben fotografato.
Siamo alla vigilia della II Guerra mondiale ed un famiglia si divide a secondo delle appartenenze etniche.
Carina e doveva spiccare il volo, ma non lo fece; ruolo abbastanza scontato
Il marito tradito, attore abbastanza convenzionale
Attore tedesco, che ebbe il suo exploit in Sissy, poi una seconda giovinezza con Fassbinder; qui adoperato in maniera abbastanza convenzionale
Attrice proveniente dal complesso cinema di Bergman, qui si adatta ad un cinema lontano mille miglia da quello che è abituata a recitare; fa la sua figura, ma viene doppiata nell'originale, perché non veniva giutificato il suo accento. Sembra un po' un rimpiazzo di Grace Kelly, ma sappiamo tutti che è una grandissima attrice e quindi non sarebbe giusto qualificarla così.
Il ruolo del padre, attore francese che ha lavorato molto ad Hollywood, un ruolo in tono minore.
Perfetto come sempre in un personaggio come questo, davvero l'attore ideale per questo tipo di cinema
Un regista che dobbiamo risognare eccelengte sia nel melodramma che nel musical; qui riesce a prendere le redini, pur non credendoci troppo
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