Regia di Ken Loach vedi scheda film
Maggie è una donna dalla vita sentimentale turbolenta: dopo un'infanzia difficile, tende a scegliere amanti non adatti a lei, che spesso la maltrattano, e ha avuto numerosi figli da diverse relazioni, tutte finite male. Dopo un incidente domestico in cui i suoi bambini hanno rischiato di morire in un incendio, i servizi sociali inglesi le tolgono la custodia dei figli. Da lì inizia una battaglia legale di Maggie per poter ricongiungersi ai figli, soprattutto quando la donna stringe un rapporto stabile con un immigrato sud-americano che la rende nuovamente madre.
Girato in uno dei periodi più creativi per Ken Loach, i primi anni Novanta, "Ladybird ladybird" è un film dove tornano molti dei temi preferiti del regista inglese: in particolare le condizioni disagiate del proletariato britannico, l'inaffidabilità della burocrazia e l'ingiustizia perpetrata da un sistema giudiziario che non riesce a comprendere le ragioni di una donna minata dalla mancanza di un equilibrio affettivo, dovuto ad abusi subiti in periodi precedenti della sua vita. Il film si regge soprattutto sul ritratto femminile, ben delineato nella sceneggiatura e reso con grande sensibilità e partecipazione dalla debuttante Crissy Rock, che era una "stand-up comedian" in televisione e, fra l'altro, aveva avuto una vita privata molto difficile, non troppo diversa da quella del personaggio, stando alla sua autobiografia "This heart within me burns" che ha avuto molto successo in Inghilterra. La love story fra Maggie e Jorge è assai credibile e resta una delle più belle narrate da Ken Loach; per il resto la sua rabbia nei confronti delle storture sociali era ancora genuina, pur con qualche invettiva di troppo, e il film nel complesso rimane ben risolto.
voto 8/10
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