Regia di Robert Aldrich vedi scheda film
Mozzafiato, emozionante e cinico.
E' uno dei più emozionanti, pessimisti e cinici film di guerra mai fatti. La realizzazione è accuratissima, i personaggi sono tutti assolutamente credibili e ben disegnati, Aldrich dirige magistralmente, dando molto spazio alla suspense, all'azione e a dialoghi decisamente memorabili. Non è più tempo d'eroi, difatti, è un film decisamente mozzafiato, che procede a ritmo serrato, in cui la seconda parte somiglia sempre più a un incubo in cui i nostri 'eroi', braccati dal nemico giapponese, tirano fuori il peggio di loro stessi pur di poter sopravvivere. Nonostante i protagonisti siano gli inglesi e gli americani durante la Seconda Guerra Mondiale, il film è popolato di antieroi egoisti, squallidi e vigliacchi, in un contesto (una foresta in cui il nemico può essere annidato ovunque), in cui la natura è vista come matrigna, infida e assassina e in cui l'unica cosa che vige è una disperata lotta per la sopravvivenza. Buoni e cattivi non esistono e in questo Aldrich sfida tutti i luoghi comuni del cinema bellico americano di allora, realizzando un capolavoro di antiretorica. Aldrich ci mostra il lato più oscuro della natura umana, in un film che lascia poche speranze di riscatto. Il finale è bellissimo, pregno di emozione e commovente.
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