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Trauma

Regia di Dario Argento vedi scheda film

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La recensione su Trauma

di alan smithee
4 stelle

In poco più di cinque minuti succede di tutto: una pranoterapeuta di colore viene aggredita e decapitata da un maniaco; una ragazza anoressica viene salvata dal tentativo di suicidio da un reporter che si invaghisce di lei e poco dopo, giunta a casa nella villa dei bizzarri genitori romeni di professione medium, la ragazza assiste all'uccisione degli stessi, decapitati pure loro nel bosco antistante la villa gotica di proprietà.

Quando scopre che la polizia vuole riportarla nell'istituto in cui era ricoverata, Aura (questo il nome della ragazza anoressica) cerca rifugio nel suo salvatore, almeno sinché la collega e fidanzata di costui, infastidita dalla presenza della ragazza, finisce per denunciarne la presenza e costringerla al ricovero forzato in istituto, tornando tra le grinfie del tanto temuto dottor Judd.

Nel frattempo l'assassino continuerà ad agire indisturbato, utilizzando sulle vittime la medesima tecnica adottata con i genitori di Aura: un cappio elettrico che cinge il collo e lo stringe col suo filo elastico sino a decapitarne la disgraziata vittima.

I colpi di scena non mancheranno di scandire i tempi di un thriller piuttosto sgangherato, in cuoi probabilmente Argento tenta di riprodurre temi e situazioni che lo resero grande in Profondo Rosso, per presentarsi nel migliore degli auspici ad un pubblico internazionale con un prodotto adatto ad una platea più vasta.

Certo qui, senza voler tener conto dell'assurdità di molte situazioni, e lasciandoci prendere unicamente dall'afflato narrativo tutto volto a creare tensione e raccapriccio, la trama a suo modo funziona, nonostante il cast coinvolto appaia acerbo, se non proprio inconsistente (se si eccettua il ruolo cardine, ma in qualche modo secondario, costruito sull'inquietante sguardo della nota e apprezzata attrice Piper Laurie, unica vera chicca della pellicola), e lo scavo psicologico, per quanto proteso a toccare temi scottanti come la dipendenza da droghe e l'anoressia, finisce per svaccare e creare situazioni e personaggi più risibili ed imbarazzanti che altro.

Asia Argento urla e si dimena come un'ossesso, inaugurando con questa partecipazione d protagonista, il primo dei molti controversi (e ammettiamolo, spesso davvero poco riusciti) personaggi che caratterizzeranno quasi tutte le successive prove dell'un tempo ispirato Dario Argento, facendogli percorrere, ahimè, una lunga seconda avventura registica in continuo abissale crollo senza soluzione. 

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