Regia di Ermanno Olmi vedi scheda film
Nella vita artistica di Olmi c'è una linea di demarcazione da prima e dopo la malattia che lo colse anni fa. Il rinnovamento totale lo ha avuto con Lunga vita alla Signora, qui siamo ancora nella prima parte della sua carriera ad un passo da L'albero degli zoccoli. Questo film è un' opera frammentaria che gioca su storie parallele nell'ambito di una famiglia. I piani dell storie sono messi in maniera geniale, e tutto si interseca in maniera davvero mirabile, Perché molto spesso tentativi su questo genere si sprecano per gli errori. Il montaggio è basilare e rifinito bene da stralci di sonoro della storia che lo precede. Dopo alcuni esempi di cinema piccolo e minuto, qui, pur rimandeno in questo circuito, affronta, cinematograficamente, un cinema più costruito in cui dimostra una genialità davvero unica.
Le circostenze che si presentano ai componenti di una famiglia, li faranno riflettere sulla loro vita futura
Musiche di vari autori di musica leggere del momento
La molgie del figlio, ruolo silenzioso
Il figlio che soffre per i suoi problemi esistenziali, una buona traccia di interprete
Davvero carina e brava questa ragazzina nella sua adolescenza inquieta, peccato che nessuno abbia approfittato di questo volto
L afigura del padre vittima di una società che lo vuole fuori
Davvero brava questa attrice in ruolo non facile, ma che ha dlle semplici sfumature per rendere credibile la sua figura
Un'ottima prova che si discosta dal grigiore quasi documentaristico che aveva nelle opere precedenti.
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