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Un uomo, una donna

Regia di Claude Lelouch vedi scheda film

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La recensione su Un uomo, una donna

di steno79
7 stelle

"Un homme et une femme" è un film entrato a suo modo nella Storia del Cinema, probabilmente non tanto per meriti estetici o artistici quanto per il successo incredibile che riscosse alla sua epoca, e che lo trasformò in un simbolo del Film romantico e d'amore per diverse generazioni di spettatori. Probabilmente non è il migliore nella lunga carriera di Claude Lelouch, regista quasi sempre snobbato dalla critica che si è visto rivalutare a sorpresa diverse opere nelle ultime edizioni del Mereghetti (ma non questo, fermo a due stelle e mezza su quattro). Come giudicarlo oggi? Un fotoromanzo di lusso e poco più? Eppure Lelouch dà prova di esuberanza formale, di un linguaggio registico abbastanza ricco e di una grande varietà di riprese; l'obiezione principale che si può muovere, però, è quella di un'esuberanza che non sempre tiene conto delle esigenze della narrazione e che talvolta produce alcune scene un po' troppo dilatate e protratte, spesso appoggiate su musica o canzoni, a modo loro anche originali, ma in ogni caso troppo insistite e che rischiano di apparire dei riempitivi. La sceneggiatura del regista e di Pierre Uytterhoeven, pur premiata con un Oscar, alterna buone intuizioni nella caratterizzazione dei personaggi, pur nell'ambito di una trama ridotta al minimo, ad altre parentesi che finiscono per distrarre, come i flashback sulla morte dei rispettivi coniugi e le numerose sequenze di stampo automobilistico. E si può avere qualche legittima perplessità al giorno d'oggi sul conflitto di coscienza che impedisce ad Anne di abbandonarsi all'amplesso pur così lungamente atteso, con motivazioni forse non completamente plausibili; restano però le buone prove degli attori che furono determinanti per il notevole esito commerciale, sia quella di un Trintignant fascinoso e ormai sicuro dei propri mezzi espressivi, in particolare in certi monologhi del personaggio, sia quella di una Aimee candidata all'Oscar, che lavora di fino sulle ferite in amore di Anne. Dunque un capolavoro non potrà mai esserlo, dati i numerosi difetti, però forse non merita neanche la ferocia snobistica di una certa critica che deve distruggere a forza qualsiasi "oggetto di culto" di stampo popolare. Il film fu molto fortunato, spianò una lunga carriera a Lelouch, che andrebbe conosciuta almeno nelle tappe principali, vinse molti premi in tutto il mondo fra cui Oscar e Palma d'oro, rimane una testimonianza tutto sommato vitale di un'epoca e di una concezione di spettacolo per il pubblico di massa abbastanza genuina. Impossibile non ricordare la colonna sonora di Francis Lai, centrale in molte scene, e le numerose canzoni alcune delle quali scritte da Pierre Barouh che fa il primo marito della Aimee e nella realtà all'epoca era il suo vero marito.

Voto 7/10

Anouk Aimée

Un uomo, una donna (1966): Anouk Aimée

 

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