Regia di Sergio Martino vedi scheda film
Giallo-Horror ambientato per lo più nella città di Perugia, splendidamente mostrata, che mantiene ciò che promette.
Sergio Martino confeziona questo giallo con venature horror facendosi aiutare dalla presenza, consueta per il regista, di un avvenente cast femminile propenso nel mostrare nudità e ciò, una volta tanto, non stride con la trama di questo: 'I corpi mostrano tracce di violenza carnale'.
Suddiviso temporalmente in due parti ben distinte, la prima ambientata nella città di Perugia e la seconda nei pressi e all'interno di un casolare, risulta convincente nell'intento di ripercorrere le dinamiche classiche del Cinema di genere italiano del periodo d'oro (anni 60-70).
Si tratta di un soggetto di certo non originalissimo che si dipana intervallato dalle gesta di un efferato serial killer 'specializzato' nella mattanza di giovani studentesse, italiane e non, che studiano presso l'accademia di belle arti nel capoluogo umbro.
Notevoli per pathos e ben girate stilisticamente le sequenze più 'crude' sfociano nel finale addirittura nel gore.
Giallo spurio in cui non si hanno gli elementi sufficienti per poter minimamente individuare l'identità del colpevole prima del rivelatorio epilogo, rimane comunque godibilissimo soprattutto se si contestualizza nel panorama del Cinema bis italico: con molti difetti, esplicitamente morboso e povero di mezzi in cui 'si fa di necessità virtù'.
Attori onestamente non eccelsi pur di una certa notorietà: mi riferisco alla presenza di Luc Merenda, sex symbol maschile dell'epoca.
Per il resto se visionato con il giusto 'mood' risulta particolamente accattivante.
Per appassionati e nostalgici.
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