Regia di Ken Loach vedi scheda film
La vita, la vitaccia, della working class britannica, quella del nord dell'Inghilterra post-tatcheriana, quando dal cielo non piovono "cani e gatti", come recita il detto inglese, ma pietre, pietre pesanti, pietre della disoccupazione endemica, del non avere letteralmente una sterlina in tasca, dei giovani allo sbando, della società tutta che anzichè unirsi di fronte alle difficoltà inevitabilmente si disgrega, se ne frega, si gira di là.
"Piovono pietre" non è un film che si possa definire propriamente "bello" esteticamente, ed è anche, rovescio della medaglia della ricerca di un asciutto realismo naturalista ad oltranza, solo moderatamente ben recitato (con l'eccezione del protagonista, davvero in parte col suo personaggio). Ma è un film interessante. Ovviamente impegnato, ovviamente sociale, ma anche umano nel saper mettere in gioco anche degli elementi che offrono una dimensione personale a questo spaccato sociale d'insieme. Senza però cercare l'emozione facile. Perchè sì c'è quel vestitino per la prima comunione, e tutti i sacrifici di un padre credente che a quel vestitino per la sua figliola ci tiene e fa di tutto per farglielo avere. C'è un'altro padre, amico del primo, che dovrà accettare di ricevere del denaro dalla figlia (denaro "sporco" verremo poi a sapere). Eppure, sarà la recitazione, sarà il contesto, non ci si sente un nodo in gola, o almeno io non l'ho sentito. A contare è piuttosto l'efficacia della rappresentazione situazionale e ambientale.
Forse le sequenze più belle sono proprio quelle iniziali, che sanno subito creare le coordinate dell'ambientazione, della situazione, dell'umore generale della vicenda. Poi qualcosina per strada si perde.
E per quanto sia consapevole di trovarmi di fronte a una pellicola come si suol dire "engagée", ciònonostante trovo che almeno in un paio di punti si scivoli davvero troppo nel didascalico, nella denuncia "spiegata" anzichè evidente di per sé (e sarebbe stata evidente di per sé)..
La colonna sonora, coerentemente all'asciutto realismo, è pressoché assente. Purtroppo quando si fa sentire l'ho trovata slegata e/o fuori luogo.
Comunque da vedere, anche per capire un'altra fetta della vera Inghilterra.
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