Regia di Ken Loach vedi scheda film
Commovente film di Loach sull'arte di arrangiarsi esercitata da due padri di famiglia ormai ultraquarantenni che devono fare i conti con una disoccupazione cronica ed una miriade di problemi del quotidiano che una grigia città industriale come Manchester può offrire: debiti, usura, figli che si drogano, furti subiti, menzogne fra moglie e marito, il sostegno sterile della religione, ed una comunione che s'ha da fare per la figlia di Bob, sarà questo il motivo scatenante di ulteriori complicazioni per il povero protagonista che non può esimersi dalle responsabilità di padre che deve garantire un abito degno di un appuntamento così importante per la sua piccola, si metterà nei guai ed arriverà a dubitare anche della fede che lo aveva sempre sostenuto ma in un bel finale a sorpresa le cose assumeranno una prospettiva più ottimista, forse?
Nonostante lo abbia visto molti anni fa lo ricordo benissimo: ci sono delle scene memorabili estremamente divertenti o tremendamente drammatiche tanto che sembra impossibile possano coesistere nello stesso film ma come ben spiegato da John Badham nel commento della "Febbre del Sabato sera" la vita è un alternarsi di gioia e tristezza e poichè questo film parla della vita di tutti i giorni l'alternanza di questi due stati d'animo è perfettamente coordinata.
La sua realizzazione è di diversi anni fa ma è ancora molto attuale e può essere utilissimo a far capire come potremmo ritrovarci un domani.
Un elogio finale a Ken Loach: grandissimo maestro del cinema verità a sfondo sociale, ultimo figlio del FreeCinema britannico da affiancare ai maestri di sempre.
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