Regia di Michele Soavi vedi scheda film
Dopo il recente disastro hollywoodiano perpetrato ai danni di Sclavi, verrebbe da dare 5 stellette a questo seppur scialbo filmetto horror. A tutt'oggi, infatti, questo è il risultato più apprezzabile di trasposizione filmica di un prodotto di Sclavi. Sul piano tecnico il film è sulla sufficienza, senza grossi sussulti e patemi ma ha una marcia in più legata ad alcuni fattori. La presenza del perfetto Rupert Everett (non tanto per le capacità recitative, nella norma, quanto per la presenza fisica indiscutibilmente efficace), l'ottima interpretazione di Gnaghi e la parentela diretta con un racconto dello stesso Sclavi. Niente di imperdibile per qualsiasi amante dell'horror ma sicuramente un must per gli amanti di Dylan Dog. Voto: 6.
Se ne poteva francamente fare a meno.
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