Regia di Sergio Rubini vedi scheda film
L'esordio dietro la macchina da presa di Sergio Rubini è una commediola di chiara origine teatrale (riadattata per il cinema da lui stesso, da Filippo Ascione e dall'autore Umberto Marino), con essenzialmente tre personaggi e l'azione concentrati in pochi ambienti, quasi sempre interni. I tre attori, va certamente sottolineato, sono Rubini, la Buy e Fantastichini: ottime 'nuove leve' del cinema italiano, qui tutti bravissimi. Se la materia è poca, è comunque trattata con garbo, sobrietà e professionismo: niente male per un esordio e infatti Rubini realizzerà opere pure migliori in futuro.
Domenico è il giovane capostazione di una stazioncina di un paesello sperduto in Puglia. Una notte arriva una bella ragazza trafelata ed impaurita e lui la accoglie; si chiama Flavia ed è inseguita dal manesco marito. Domenico cerca di non fare entrare l'uomo nella stazione, ma infine l'energumeno fa irruzione e comincia a pestare il capostazione. Fortunosamente liberatosi dell'aggressore, Domenico bacia Flavia, che però prende il primo treno del mattino e se ne va.
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