Regia di Bernardo Bertolucci vedi scheda film
Un Bertolucci epico, forse a volte troppo retorico, ma l'affresco che ne deriva è di indubbio fascino, reso ancora più magico dal lavoro di Vittorio Storaro e dalla colonna sonora di Ennio Morricone
Un'opera nello stile tipico di un Bertolucci prima maniera, con una visione di ampio respiro che accompagna una famiglia di possidenti emiliani (e quelle dei contadini che parallelamente vi lavorano) in un grande affresco corale a cavallo tra '800 e '900 fino a raggiungere i giorni dell'immediato secondo dopoguerra. "Novecento" è innanzitutto un piacere per la vista, con le magie di Vittorio Storaro, ma anche uno di quei film da assaporare poco alla volta, vuoi per la lunghezza non indifferente vuoi per entrare meglio nei meandri di una storia che si svolge come una telenovela ma porta appresso, in controluce, la storia d'Italia e soprattutto dei movimenti di lotta contadini fino ad arrivare ai crudeli regolamenti di conti dopo la Resistenza. Cast superlativo, dominato da due sensualissimi Robert De Niro e Dominique Sanda, ma personalmente trovo indimenticabili il cinismo e l'insita crudeltà dei due amanti interpretati da Laura Betti e Donald Sutherland. Un film forse a volte un pò troppo retorico, ma indubbiamente una pietra miliare del nostro cinema.
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