Regia di Steno vedi scheda film
Steno dirige, Giuffrè e Rascel sono i protagonisti di questa commediola a sfondo - sottilissimamente - erotico, scritta da Vianello, Scarnicci, Stefano Strucchi e dal regista stesso. Presumibilmente al posto di Giuffrè doveva esserci Buzzanca, tipico interprete di questo tipo di ruoli (il barone siciliano ipervirile e beffato... nell'onore intimo) ed in quegli anni spesso utilizzato proprio per le sceneggiature di Vianello e Scarnicci (ma anche per le regie di Steno, come nel Vichingo venuto dal sud o nell'Uccello migratore); la coppia comunque funziona bene, la storia è semplice semplice, quasi uno sketch dilatato per cento minuti, ma perlomeno non si arriva mai alla volgarità esplicita, sebbene si sfiori ripetutamente tutta una serie di argomenti e problematiche piuttosto forti e 'per adulti'. Strano, in effetti, trovare Rascel in un film così, sia pur vagamente, pruriginoso. Finale beffardo inevitabile, ma ben allestito. 4,5/10.
Anziano miliardario vuole recuperare l'esaurita virilità tramite un trapianto di organi sessuali; i prescelti sono un barone siculo indebitato ed un impiegato che ha avuto 14 figli in 12 anni. Sarà però difficile convincerli a sottoporsi alla 'donazione'...
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