Regia di Andrea Barzini vedi scheda film
Scritto da Andrea Barzini (anonimo regista televisivo, qui ancora alle prime armi), Gianfranco Clerici e Domenico Matteucci, millantando 'prese a prestito' da Senilità di Svevo (va bene ridimensionare lo scrittore triestino, ma questo sarebbe eccessivo), Desiderando Giulia è un tipico prodottino soft-core anni '80, incentrato sulle abbondanti grazie di una diva del momento, in cui la trama e le caratterizzazioni dei personaggi hanno un peso relativo rispetto allo scopo primario dell'opera: mostrare tette e culi. Ma con la scusa della letteratura, dell'indagine psicologica o del ritratto d'ambiente sociale borghese (tutta roba che chiaramente nel film, semplicemente, non c'è), la questione assume un'altra dimensione, senz'altro più nobile. Serena Grandi così tanto (e così spesso) nuda non si era mai vista, nè la si vedrà: questa è l'unica nota positiva del film, che - per essere lapidari - di Senilità prende solo la prima metà del titolo. E se la Grandi non è un'attrice, parlano le sue tette smodate per lei (fra l'altro non è neppure doppiata: tremendo); ma che dire di Johan Leysen, che neppure sulle doti fisiche può contare? In due ruoli marginali troviamo Valeria D'Obici e Sergio Rubini; colonna sonora piuttosto consona al genere (cioè a un passo dalle musiche per un porno) firmata da Antonio Sechi, al debutto (lavorerà spesso per la tv anch'egli). Consigliato ai soli accaniti fans di Serena Grandi o delle tette megalitiche. 1,5/10.
Una formosa attricetta fa perdere la testa a un frustrato correttore di bozze: oltre a qualche sporadico incontro sessuale, però, l'uomo non riuscirà a ottenere.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta