Regia di Peter Hyams vedi scheda film
Sedici anni dopo l'epocale avvento di "2001", sempre da un romanzo-sequel di Arthur C.Clarke, giunse sugli schermi il prosieguo dell'avventura interstellare firmata Kubrick. L'ambientazione, dati anche i tempi ( siamo in piena ripresa della Guerra Fredda in Reagan-Style),include una crisi planetaria con russi e statunitensi pronti a scagliarsi missili addosso, e una compagine unita di scienziati e astronauti delle due superpotenze nello spazio a cercare di risolvere l'enigma del monolito di fronte a Europa e Io, satelliti di Giove. Passando da Kubrick a Peter Hyams , si ha la l'esatta percezione della differenza tra un artista di valore altissimo e un discreto professionista del cinema: inoltre, come in molti hanno rilevato, nonostante la buona qualità sostanziale della confezione, "2010" ha il difetto di voler spiegare per sommi capi ciò che nel precedente titolo era lasciato all'immaginazione del pubblico, e là giungendo addirittura a suggerire la potenza del mistero del creato. Il film giunge a un finale speranzoso per la pace mondiale, e la traccia umanista ne accresce l'onestà di fondo: però, è ovvio, si tratta di un seguito di latente inutilità.
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