Regia di Paul Mazursky vedi scheda film
Dopo aver trascorso un week-end presso un istituto a praticare terapia di gruppo per migliorare la vita di coppia, gli orizzonti sessuali di Bob e Carol si ampliano a dismisura: i due si tradiscono a vicenda, si confessano i rispettivi tradimenti e sono felici di tanta sincerità. Gli amici Ted e Alice sono inizialmente perplessi, ma poi si lasciano conquistare anche loro. Nel corso di un altro week-end, questa volta a Las Vegas, i nodi vengono al pettine. Ironica presa in giro dei nuovi conformismi borghesi post rivoluzione sessuale, fra voglia di perbenismo e pulsioni represse. A parte una certa ripetitività nella seconda parte e un finale un po’ deludente, si tratta di un gioiellino anche dal punto di vista formale: tempi morti ridotti al minimo, ellissi che tagliano via i passaggi superflui, scene che si interrompono sempre un momento prima di esaurirsi. Uno di quei film meravigliosamente imperfetti che gli americani riuscivano a fare così bene in quegli anni (e di cui ora non sono più capaci: vedere Tempesta di ghiaccio per rendersi conto di quanto i tempi siano cambiati).
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