Regia di Martin Brest vedi scheda film
C'è la solita aria scanzonata di tanti film con Murphy, l'ironia sulla polizia di Beverly Hills e una giovane ed attraente bambolina. Diverte per un po', ma una serie di sciocchezze ripetute alla fine stancano. [15.01.21]
C'è la solita aria scanzonata di tanti film con Murphy, accompagnata da un buon ritmo, e si ironizza sulla polizia di Beverly Hills , un puro strumento atto a far risaltare il nostro sbirro che risolve sempre tutto e si diverte, mantenendo la sua leggerezza anche in mezzo ai criminali più spietati. L'idea trovata da Eddie per mettere fuori gioco i poliziotti che lo controllano è troppo simpatica... e c'è pure una giovane ed attraente bambolina, come sempre in questi film. Tutto è rigorosamente anni '80 a stelle e strisce, anche troppo a dire il vero: essere scaraventati contro una vetrata, frantumarla e uscirne senza un graffio è l'esempio lampante di come si possa rovinare un poliziesco, che tra l'altro sembrava promettere bene. D'accordo che questo film è in fondo pure una commedia, ma qui si esagera. Nella parte finale si vedono situazioni sciocche ripetute più volte, che fanno perdere mordente e credibilità al film. Non che ne mostrasse tanta, diciamolo, a parte in una scena cruda vista nella parte iniziale del film e nelle sue conseguenze, vedi il dialogo di Murphy con l'ispettore Todd di Detroit. Eddie (intendiamoci, a me è sempre stato simpatico) ride più o meno sempre, quasi fosse un rito, e anche quando non sarebbe proprio il momento. Il ritmo trascina nella visione, però c'è tanto, troppo nonsense...
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta