Regia di Martin Brest vedi scheda film
Un poliziotto spregiudicato e allergico alle procedure, si impunta per assicurare alla giustizia l'assassino di un suo amico. Pellicola che fu razzo propulsore per Eddie Murphy.
Devo ammettere che non l'avevo mai visto prima, nonostante ben sapevo che esistesse, da quando vidi, per molto tempo, le sue locandine affisse nelle vetrine dei cinema.
Che dire? Non è quel tipo di film che suscitano la mia simpatia, al di là dei meriti. Comunque è girato bene, con un buon ritmo, e la vicenda è ben architettata. Molto è retto dalle spalle dell'istrionico Eddy Murphy (il quale già allora aveva fondato la Eddy Murrphy Productions), che Martin Brest dirige, ma non cerca di trattenere o contenere. E' lecito chiedersi chi abbia creato il suo personaggio debordante, lesto nella parlata e disinibito nella risata. Non so se sia Walter Hill, per cui Murphy aveva interpretato “48 ore” - visto che il personaggio è lo stesso - oppure l'attore medesimo, che in qualche modo se lo portava dentro, o è veramente il suo personaggio.
Quasi superfluo sottolineare i meriti del doppiatore italiano, senza il quale probabilmente Murphy non avrebbe avuto lo stesso successo in Italia. Del resto, gli anni '80 erano ancora anni d'oro per il doppiaggio italiano, a differenza degli anni odierni.
Come contenuti non c'è molto, perché contano più l'azione e la trama stessa. Neppure i personaggi sono molto scavati e definiti.Tuttavia si può ravvisare un certa critica alla polizia americana, imbrigliata nei lacci e lacciuoli delle procedure, delle scartoffie, delle gerarchie, delle rivalità tra dipartimenti e personali. Sono queste briglie alle quali la polizia sembra però affezionata, e l'ultima cosa che le importa è la cattura dei delinquenti. Infatti, neppure quando il protagonista arresta dei pericolosi rapinatori sembrano contenti, ma anzi infastiditi perché lui appartiene ad un altro distretto...
Il successo travolgente del film rese Murphy un macchina di dollari, e lo fece vivere di rendita per molti anni, anche quando avrebbe esaurito la verve in molte pellicole mediocri.
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