Regia di Douglas Hickox vedi scheda film
Tra i lati positivi possiamo metterci un John Wayne che, seppur con un'interpretazione del suo classico ruolo (poliziotto rude, dai metodi spicci, dalla pistola e i cazzotti facili) si pone in modo ironico e quasi brillante, e, ormai sessantottenne e appesantito dimostra ancora un certo dinamismo. L'ambientazione londinese ha un suo fascino, di per sè vedere il Duca calpestare un suolo diverso da quello statunitense è qualcosa di innovativo. La trama e la sua evoluzione invece, che ricadono nelle tipiche sceneggiature di film, diciamo di un decennio prima rispetto a delle chiavi di lettura, nonchè a delle messe in scena di qualche anno prima, limitano molto l'interesse per questo film. Qui infatti non si trovano certo le concessioni alla violenza dell' Ispettore Callaghan, tantomeno il realismo delle sequenze de Il braccio violento della legge. In un certo senso il film sembra proporsi nell'ottica del classicismo che aveva contraddistinto anche i film western dell'ultimo periodo di attività di Wayne. Inoltre, trovo difficilmente tollerabili certe sequenze comiche, come la lunga (e superflua) scazzottata nel pub (che pare proprio un aggiornamento del saloon del vecchio west), che interrompe drasticamente la (poca) tensione maturata nel film. Tutti i personaggi non hanno chiaramente grosso spessore, anche in questo caso, come in altri film del Duca, le caratterizzazioni sono un po' da fumetto. Certe scene d'azione sono ben orchestrate, anche se l'inseguimento con tanto di salto acrobatico dal Tower Bridge (più irrealistico che mai), si poteva benissimo risparmiare. Nota di merito per l'ironico Attenborough. Curiosamente in questo film Wayne non è doppiato dal consueto Emilio Cigoli ma da Glauco Onorato, più celebre per aver doppiato Bud Spencer e Arnold Schwarzenegger.
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